Ristorante completamente ristrutturato, con travi del '700 a vista. Quattro sale per un totale di 60 posti. Terrazza esterna alberata sopra al piano strada con vista sulle grotte di ceppo, rivestite da un magnifico manto di muschio, felci e capelvenere verde smeraldo. Adiacente alla terrazza un locale interno, per aperitivi o eventi esclusivi, anch’esso prospicente le grotte, questa volta di roccia nuda con caratteristiche stalattiti, accuratamente protette dalla luce del sole per evitare la formazione del verde. La temperatura in questo ambiente protetto è costante in ogni periodo dell’anno e il suono dell’acqua che cade nelle pozze è musica per il cuore. Anche nel dehors la presenza delle grotte e dell’acqua sorgiva garantisce un condizionamento naturale durante il periodo estivo. Locale storico riconosciuto dalla Regione Lombardia. Gli spessi muri hanno ospitato una locanda che accoglieva viandanti e milanesi in villeggiatura fin dal Settecento.
Il nome “Realdino” richiama antiche memorie. Allora, come oggi, rievoca qualcosa di magico e immaginifico nel suono stesso, come nel significato. A qualcuno piace immaginarlo come il luogo mitico di un leggendario re le cui tracce sembran svanite nel tempo. Il nome in realtà si riferisce al fiume, non a un uomo. Forse è lo spirito del fiume a conferire un’aura d’incanto e mistero al luogo che, in qualche modo, pare esser stato preservato dallo scorrere del tempo, dal tracimare della modernità che tutto ormai pervade e conquista.
Tra Agliate e Costa Lambro nel centro del Parco Valle Lambro.
